AICA (BZ): LA POLIZIA SEQUESTRA MANIFESTANTI NO TAV
L’operazione politica e mediatica legata alla visita di Napolitano era dunque quella di far credere che tutti sono favorevoli al TAV e di non dare alcuna visibilità al dissenso. Così la questura di Bolzano ha vietato qualsiasi manifestazione, anche lontano dalla cerimonia. Il fatto più grave e inaudito è che un pullman di una quarantina di NO TAV trentini è stato letteralmente sequestrato all’uscita dell’autostrada di Bressanone e tenuto per tre ore in un parcheggio, con i manifestanti circondati dagli agenti. Il dirigente della piazza ha minacciato di far caricare i dimostranti alla sola vista di qualche bandiera NO TAV/ KEIN BBT (che avrebbe avuto ben poco senso esporre, d’altronde, essendoci solo la polizia), aggiungendo che la mera presenza di dissidenti, stante il divieto di manifestare, era di fatto una provocazione. C’erano blindati dei carabinieri dappertutto. Al pullman non è stato consentito di riprendere l’autostrada né a Bressanone né a Chiusa, ma solo a Bolzano. I manifestanti sono stati scortati (un’auto della polizia e un blindato dei carabinieri davanti, un’auto e due blindati dei carabinieri dietro) fino in Trentino. Ad ogni ponte sull’autostrada, un’auto della polizia. Il divieto di manifestare davanti al cantiere era stato notificato la mattina stessa e nessun’altra manifestazione è stata di fatto consentita.
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