SPAZIO APERTO “NO INCENERITORE NO TAV”



Dal dicembre 2005 esiste a Trento uno spazio aperto “No inceneritore No Tav” il cui scopo è quello di impedire la costruzione dell’inceneritore di Ischia Podetti (alla periferia di Trento) e il progetto dell’Alta Velocità/Alta Capacità da Monaco a Verona (di cui fa parte il tunnel del Brennero), che devasterebbe intere vallate e provocherebbe, con i suoi 200 e più km di gallerie, un disastro idrogeologico annunciato... continua...

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NO ALLA BASE MILITARE DI MATTARELLO

Governo e Provincia di Trento vorrebbero costruire, tra la concessionaria Dorigoni a sud di Trento e l’aeroporto di Mattarello, una base militare in grado di ospitare 1600 soldati (italiani? americani?). Una base estesa su circa 30 ettari di campagna, un vero e proprio paese nel paese con alloggi, sala convegni, cinema, campi sportivi, officine, armerie, poligono di tiro, ecc., più un’area consistente sottoposta a segreto militare.

Per via del rischio di esondazioni dell’Adige, la cittadella militare verrebbe rialzata con migliaia di metri cubi di porfido, causa di emissioni nocive di radon: possiamo renderci conto dell’impatto ambientale di un simile progetto, calato sulla testa della popolazione senza alcun confronto pubblico.

Ma senza trascurare l’aggressione al territorio (tutte le basi militari inquinano con solventi e metalli pesanti) e i forti disagi creati ai suoi abitanti (convivere con 1600 soldati non è uno scherzo), il punto fondamentale è che una simile installazione serve ad uno scopo ben preciso: la guerra.

In molte zone d’Italia sottoposte a segreto militare si sperimentano nuove armi e si stoccano materiali atomici.

Mentre si aumentano le spese belliche del 23%, si progetta di costruire la nuova base USA di Vicenza, a cui si collegherebbe, a livello locale, un centro turistico per marines nel Tesino; mentre l’esercito italiano è presente in ben venti paesi del mondo e investe miliardi di euro nei cacciabombardiere F-35 e nello scudo aerospaziale, un nuovo cancro militare porterebbe la preparazione della guerra a casa nostra.

Armi e basi vengono costruite per essere usate.

Rimanere indifferenti sarebbe una vera e propria vergogna morale.

Uniamoci per impedire tutto questo.

(testo letto durante l’assemblea pubblica svoltasi nel teatro di Mattarello, il 31 gennaio 2008)

Per contatti e informazioni: nobasemilitare@gmail.com