A PROPOSITO DI ELEZIONI
ai comitati di lotta, a chi pratica il mutuo soccorso,
a chi resiste…
Chi si batte contro le nocività non può che rifiutare il proprio consenso a chi le nocività le produce, le vota, le finanzia. Lottare contro le scelte di partiti che si è contribuito ad eleggere, eleggere i partiti contro le cui scelte lotteremo domani non è forse assurdo? Ancor prima di una questione di pratica sociale, è un problema etico, di dignità: non collaborare con ciò che si considera ingiusto.
Se il rifiuto dei partiti parlamentari si è assai diffuso tra i comitati dal basso, sembra invece serpeggiare una “nuova” illusione: le liste civiche.