SPAZIO APERTO “NO INCENERITORE NO TAV”



Dal dicembre 2005 esiste a Trento uno spazio aperto “No inceneritore No Tav” il cui scopo è quello di impedire la costruzione dell’inceneritore di Ischia Podetti (alla periferia di Trento) e il progetto dell’Alta Velocità/Alta Capacità da Monaco a Verona (di cui fa parte il tunnel del Brennero), che devasterebbe intere vallate e provocherebbe, con i suoi 200 e più km di gallerie, un disastro idrogeologico annunciato... continua...

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TRENTINO, VALSUSA: NO I FARA' 'NA BUSA

Solidarietà con la Valsusa in lotta!
NO TAV!
Le donne e gli uomini della Valsusa si stanno battendo da giorni contro il tentativo (già respinto dall’opposizione popolare nel 2005) di cominciare i lavori per la linea ad Alta Velocità/ Alta Capacità Torino-Lione. Un’opera inutile (la linea attuale è utilizzata per meno del 30%), costosissima (30 miliardi di euro) e devastante (rischi per le falde acquifere, polveri, cantieri per vent’anni, milioni di metri cubi di roccia da mettere a discarica, distruzione delle coltivazioni, ecc.). Un’opera del tutto simile a quella prevista in Trentino: il TAV Verona-Brennero-Monaco.
Mentre la gente della Valsusa presidia il territorio giorno e notte, manifesta, resiste alle trivelle e alle truppe di occupazione, blocca strade, autostrada e ferrovia non possiamo rimanere indifferenti.
I primi a subire le conseguenze dell’Alta Velocità, tra l’altro, sarebbero i pendolari, costretti a servizi più scadenti e a tariffe più alte.
Sabato 23 gennaio una grande manifestazione NO TAV di circa 40.000 persone ha attraversato la cittadina di Susa (mentre i giornali parlavano, fino a qualche prima, dei soliti “quattro gatti contro l’Alta Velocità”...). La “manifestazione” SÌ TAV di Torino, invece, ha raccolto neanche mille persone (solo politici, imprenditori, lobbisti e sindacalisti).
La risposta all’enorme mobilitazione della Valsusa è arrivata sabato notte (il presidio NO TAV di Borgone è stato incendiato, come era già successo il 16 gennaio al presidio di Bruzolo). Queste intimidazioni mafiose – vicino all’incendio è stata vergata la scritta “SÌ TAV” – non fermeranno l’opposizione popolare al TAV.
La lotta dei valsusini è un esempio di come sia possibile impedire dal basso la distruzione della nostra terra. Un esempio di cui fare tesoro per la battaglia che ci aspetta contro il TAV in Trentino.

spazio aperto NO Inceneritore NO TAV

(volantino distribuito durante il presidio di lunedì 25 gennaio a Rovereto: banchetto informativo, vin brulè e proiezione di filmati sulla lotta in Valsusa e sul TAV del Brennero)