SPAZIO APERTO “NO INCENERITORE NO TAV”



Dal dicembre 2005 esiste a Trento uno spazio aperto “No inceneritore No Tav” il cui scopo è quello di impedire la costruzione dell’inceneritore di Ischia Podetti (alla periferia di Trento) e il progetto dell’Alta Velocità/Alta Capacità da Monaco a Verona (di cui fa parte il tunnel del Brennero), che devasterebbe intere vallate e provocherebbe, con i suoi 200 e più km di gallerie, un disastro idrogeologico annunciato... continua...

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VALSUSA: CONTINUA LA RESISTENZA CONTRO LE TRIVELLE DEL TAV

Ad un mese dalla nascita del presidio NO TAV dell'autoporto di Susa, un'altra trivella (proveniente da un'azienda di Milano) è stata posizionata durante la notte tra lunedì 8 e martedì 9 febbraio nell'area autostradale nei pressi dello svincolo di Susa, con l'impianto di un cantiere vetrina effettuato su una massicciata di riporto.
L'iniziativa di risposta è partita alle ore 18.00 di martedì dal presidio: centinaia di NO TAV in corteo si sono diretti verso la trivella e, dopo una carica della polizia che ha causato alcuni feriti lievi, ha prima raggiunto e bloccato la strada statale 25 e in seguito l'autostrada A32 per circa un'ora.

Il 9 gennaio 2010 si insediava il presidio che, occupando un'area destinata alle trivellazioni, ha di fatto impedito l’ingresso dei tecnici diventando così un nuovo punto di riferimento per il movimento che da anni si batte contro lo spreco economico e la distruzione della valle di Susa. Questo luogo è diventato punto di partenza per diverse iniziative di protesta e per la manifestazione NO TAV che il 23 gennaio ha visto in piazza 40mila persone.

La campagna di sondaggi truffa promossa dall’Osservatorio per la Torino–Lione consiste nella posa di trivelle protette da un ingente schieramento di polizia.
I lavori di carotaggio, con durata prevista di alcune settimane, si risolvono in poche ore dimostrandone apertamente l'inganno.

Anche questa volta i signori del TAV non avranno vita facile: il movimento NO TAV fatto di persone di vario genere, unite dalla volontà di difendere la propria terra dagli interessi degli speculatori, resiste senza temere la polizia e il freddo invernale. Il movimento NO TAV, continuamente discriminato e criminalizzato dai mass-media e da personaggi della politica a tutti i livelli, dà fastidio perché ha tante e buone ragioni. La controparte ripete solamente slogan propagandistici perché sa di non avere argomenti migliori.
In questo clima, creato ad arte, si è inserita negli ultimi giorni una brutta sequenza incendiaria portata avanti da mani ignote che ha bruciato completamente i presidi NO TAV di Borgone e Bruzolo, costruiti nell’estate 2005.

Il TAV e le altre grandi opere sono progettate e costruite con l’unico scopo di mangiare denaro pubblico che finisce nelle mani di mafiosi, partiti, costruttori e banchieri, i veri responsabili della crisi economica attuale.

Invitiamo tutti a sostenere la lotta NO TAV partecipando ai presidi permanenti presenti sul territorio, diffondendo informazioni e praticando azioni di contrasto sui siti di trivellazioni

I PRESIDIANTI NO TAV DI SUSA AUTOPORTO