SPAZIO APERTO “NO INCENERITORE NO TAV”



Dal dicembre 2005 esiste a Trento uno spazio aperto “No inceneritore No Tav” il cui scopo è quello di impedire la costruzione dell’inceneritore di Ischia Podetti (alla periferia di Trento) e il progetto dell’Alta Velocità/Alta Capacità da Monaco a Verona (di cui fa parte il tunnel del Brennero), che devasterebbe intere vallate e provocherebbe, con i suoi 200 e più km di gallerie, un disastro idrogeologico annunciato... continua...

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DIBATTITO SU TAV E VALSUSA. LA VERITA' SULLE VIOLENZE IN VALSUSA. VIDEO E TESTIMONIANZE DI CHI C'ERA

Le nuove linee ad Alta Velocità in costruzione e progettazione sul suolo italiano sono un grande esempio di ciò che sta accadendo a tutti i livelli in Italia: un’opera utile a una piccola fetta di lavoratori ultra pagati (manager e altri che possono permettersi di spendere 50 euro al giorno solo per arrivare al lavoro) sta smantellando i servizi ferroviari per i pendolari comuni e sta erodendo le casse dello Stato per servizi di base destinati a tutti i cittadini (si pensi che la costruzione del solo Tunnel del Fréjus, bloccato dalla protesta NO TAV in valle di Susa, costerebbe 1/3 della manovra finanziaria lacrime e sangue varata dal governo in queste settimane).

La popolazione di una valle intera sta riuscendo da 20 anni a impedire a tutti i cittadini italiani di pagare i debiti di questa opera per i prossimi trent’anni.
Anche noi, NO TAV di Rovereto, assieme a tanti NO TAV del Trentino, siamo andati in Val Susa ad aiutare i valligiani a difendere il loro territorio e il nostro futuro. Abbiamo partecipato ai cortei che in modo deciso e concordato fra tutti i partecipanti alla lotta hanno assediato la cittadella militare sorta grazie a un violento sgombero del presidio no tav. Leggendo i giornali dei giorni successivi alla manifestazione, abbiamo trovato una realtà totalmente diversa da quella vissuta in prima persona, per questo vogliamo raccontare direttamente cosa abbiamo visto, per rendere giustizia a una popolazione che si sta eroicamente battendo per la propria terra e che ha definito i ragazzi arrestati durante la manifestazione non “blac block” o “provocatori”, ma “propri figli” cui essere grati per aver difeso con loro la valle, e le tasche di tutti gli italiani.
La condanna assolutamente unilaterale della violenza in Val Susa è una vergognosa calunnia che vede giornali e politici affiancati nel tentativo di succhiare ancora soldi ai lavoratori per infilarli nelle tasche dei soliti noti (FIAT, IMPREGILO, CMC ecc…)

GIOVEDI' 14 LUGLIO, ORE 20,30
SALA FILARMONICA, CORSO ROSMINI
ROVERETO

organizza: 'NA SLINZA NO TAV (roveretonotav@gmail.com)